Materie, spazi, visioni

29.01.2020 – 20.06.2020

VIRTUAL 3D TOUR

 

BUILDING presenta Materie, spazi, visioni, un progetto espositivo dedicato a tre artisti, i quali, ognuno su un piano, hanno progettato le opere esposte in dialogo con l’architettura delle sale. La maggior parte dei lavori in mostra sono quindi opere site specific, nuove produzioni o lavori mai esposti prima.

Questa specifica modalità espositiva divisa su tre piani fa parte della progettualità di BUILDING, che propone nuovamente questo format, sperimentato per la prima volta a gennaio del 2019.

Tre artisti di diverso orientamento, ma con alcuni tratti comuni, come è giusto dal momento che li vediamo esporre insieme. Non in una collettiva però, giocata sul confronto fra opere di diversi autori, ma in tre distinte personali, ciascun piano di BUILDING assegnato a un artista.

Spetta all’osservatore cogliere le differenze e insieme le affinità. Noterà per prima cosa la molteplicità delle scelte espressive che ciascun artista adotta con estrema libertà; vedrà materiali nobili e canonici convivere con altri assolutamente non-artistici, scelti senza soggezioni per il loro valore significante.

Sophie Ko, Krause e Magni sanno bene che per trasgredite una norma occorre conoscerla, averla assunta in tutta la sua pregnanza: solo allora si può tentare il suo “superamento”. La lezione modernista, in scultura nel suo rapporto con lo spazio, in pittura con l’istanza radicale del monocromo, è stata assimilata, ora si tratta di andare avanti. La conoscenza della storia dell’arte, non solo recente, si commisura con la frequentazione della filosofia come orientamento del lavoro, e forse dell’esistenza.

Ciò che ora viene chiamato in causa è la sfera emozionale, la creatività dell’immaginario che forgia le materie, le forza ad assumere quasi lo spessore della metafora. Il pigmento compattato fra i vetri di Sophie Ko gradualmente cede alla forza di gravità e fa dell’opera un ente in divenire;  le superfici di velluto di Marco Andrea Magni trattengono la sabbia finissima di una clessidra, emblema di un tempo esploso; la linea interrotta di Valerie Krause disegna una diagonale frammentata che dinamizza il pavimento su cui è posta.

Queste opere e le altre esposte assumono forza evocativa, all’osservatore viene chiesto di considerare le materie e le forme, così liberamente disposte nello spazio, per quello che sono, ma lo si invita anche a trascenderle, a cogliere l’aspetto visionario che ciascuna di esse ad un tempo nasconde e rivela.

La mostra è accompagnata da un catalogo con testi critici, una introduzione generale e tre saggi, ciascuno dedicato a un artista, che moltiplicano i punti di vista, le letture possibili di questo già stratificato paesaggio. I contributi critici sono di Andrea Pinotti per Sophie Ko, Giulia Bortoluzzi per Valerie Krause e Francesca Pasini per Marco Andrea Magni.

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